venerdì 12 agosto 2016

Uomini e Trasporti. Veicoli Logistica Professione 266 - Aprile 2011

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Uomini e Trasporti. Veicoli Logistica Professione 266 - Aprile 2011 | ISSN 1592-0534 | CBR 96 dpi | Mensile | Professionisti | Trasporti | Logistica
Uomini e Trasporti vanta oltre 30 anni di vita e viene inviata ad aziende di trasporto, logistica e a tutte le realtà che in qualche modo ruotano intorno all’articolato mondo del trasporto merci (dai servizi, ai prodotti, agli uffici studi, alla politica ecc.). 
Uomini e Trasporti ha come scopo la Logica del servizio, è infatti pensato come un grosso aiuto alle aziende di autotrasporto, ad es. forniamo validi documenti virtuali per smaltire la burocrazia.
Uomini e Trasporti è un mensile di informazione politica e tecnica edito dal 1982. In ogni numero pubblica inchieste articolate, in cui dà voce agli operatori del settore oltre a diverse prove su strada di veicoli industriali e commerciali.
Dettagliata è poi l'informazione su tutti gli accessori e la componentistica, così come rubriche e servizi puntuali vengono dedicati agli allestitori. Uomini e Trasporti è pensato per aziende strutturate, l'editore stesso è un’azienda impegnata nel settore trasporti e logistica. Fondata nel 1982, la rivista tiene informata l'impresa di trasporto con aggiornamenti sulla tecnica, le leggi, i contratti, le convenzioni, le problematiche sindacali e molto altro ancora.

ISSN 1592-0534 | Italiano
PDF HQ | 68 pagine | 8,98 MB
CBR 96 dpi | 68 pagine | 10 MB

Uomini e Trasporti. Veicoli Logistica Professione 265 - Marzo 2011

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Uomini e Trasporti. Veicoli Logistica Professione 265 - Marzo 2011 | ISSN 1592-0534 | CBR 96 dpi | Mensile | Professionisti | Trasporti | Logistica
Uomini e Trasporti vanta oltre 30 anni di vita e viene inviata ad aziende di trasporto, logistica e a tutte le realtà che in qualche modo ruotano intorno all’articolato mondo del trasporto merci (dai servizi, ai prodotti, agli uffici studi, alla politica ecc.). 
Uomini e Trasporti ha come scopo la Logica del servizio, è infatti pensato come un grosso aiuto alle aziende di autotrasporto, ad es. forniamo validi documenti virtuali per smaltire la burocrazia.
Uomini e Trasporti è un mensile di informazione politica e tecnica edito dal 1982. In ogni numero pubblica inchieste articolate, in cui dà voce agli operatori del settore oltre a diverse prove su strada di veicoli industriali e commerciali.
Dettagliata è poi l'informazione su tutti gli accessori e la componentistica, così come rubriche e servizi puntuali vengono dedicati agli allestitori. Uomini e Trasporti è pensato per aziende strutturate, l'editore stesso è un’azienda impegnata nel settore trasporti e logistica. Fondata nel 1982, la rivista tiene informata l'impresa di trasporto con aggiornamenti sulla tecnica, le leggi, i contratti, le convenzioni, le problematiche sindacali e molto altro ancora.

ISSN 1592-0534 | Italiano
PDF HQ | 68 pagine | 13,9 MB
CBR 96 dpi | 68 pagine | 15,6 MB

Uomini e Trasporti. Veicoli Logistica Professione 310 - Agosto & Settembre 2015

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Uomini e Trasporti. Veicoli Logistica Professione 310 - Agosto & Settembre 2015 | ISSN 1592-0534 | CBR 96 dpi | Mensile | Professionisti | Trasporti | Logistica
Uomini e Trasporti vanta oltre 30 anni di vita e viene inviata ad aziende di trasporto, logistica e a tutte le realtà che in qualche modo ruotano intorno all’articolato mondo del trasporto merci (dai servizi, ai prodotti, agli uffici studi, alla politica ecc.). 
Uomini e Trasporti ha come scopo la Logica del servizio, è infatti pensato come un grosso aiuto alle aziende di autotrasporto, ad es. forniamo validi documenti virtuali per smaltire la burocrazia.
Uomini e Trasporti è un mensile di informazione politica e tecnica edito dal 1982. In ogni numero pubblica inchieste articolate, in cui dà voce agli operatori del settore oltre a diverse prove su strada di veicoli industriali e commerciali.
Dettagliata è poi l'informazione su tutti gli accessori e la componentistica, così come rubriche e servizi puntuali vengono dedicati agli allestitori. Uomini e Trasporti è pensato per aziende strutturate, l'editore stesso è un’azienda impegnata nel settore trasporti e logistica. Fondata nel 1982, la rivista tiene informata l'impresa di trasporto con aggiornamenti sulla tecnica, le leggi, i contratti, le convenzioni, le problematiche sindacali e molto altro ancora.

ISSN 1592-0534 | Italiano
PDF HQ | 68 pagine | 14,6 MB
CBR 96 dpi | 68 pagine | 16,2 MB

martedì 9 agosto 2016

MondoSonoro 224 - Enero 2015

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MondoSonoro 224 - Enero 2015 | TRUE PDF | Mensile | Musica | Tempo Libero
MondoSonoro es una revista que nació en Barcelona (octubre de 1994) con la intención de dar a conocer todos esos grupos de música y colectivos hasta entonces obviados por los grandes medios de comunicación. Actualmente distribuimos 125.000 ejemplares en 12 comunidades. Nuestros principales puntos de distribución son: Universidades, Bares, Salas de Concierto, Tiendas, Discotecas, etc..

ISSN N.A. | Español | TRUE PDF | 21,4 MB | 48 pagine

Gyneco AOGOI 2014-02/03 - Aprile & Giugno 2014

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Gyneco AOGOI 2014-02/03 - Aprile & Giugno 2014 | TRUE PDF | Mensile | Professionisti | Medicina | Ostetricia | Ginecologia
Gyneco AOGOI è il mezzo più efficace per rivolgersi ai ginecologi.
Gyneco AOGOI è inviato a oltre 7.000 ginecologi ospedalieri, consultoriali territoriali e universitari.
Gyneco AOGOI è diffuso per abbonamento ed è leader di settore per numero di copie diffuse.
Gyneco AOGOI raggiunge la totalità dei ginecologi che operano nelle strutture pubbliche e la grande maggioranza dei professionisti del mondo extraospedaliero: consultori territoriali, liberi professionisti e universitari, a cui oggi si sono aggiunte le ostetriche, con l’affiliata AIO - Associazione Italiana di Ostetricia
Gyneco AOGOI un punto di riferimento aggiornato e competente sulla professione; periodicità mensile e una tiratura di 7.000 copie.
Gyneco AOGOI un contesto autorevole e pertanto assicura credibilità alla comunicazione pubblicitaria che veicola.
Gyneco AOGOI un partner consolidato del settore medico-sanitario.

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 4,56 MB | 32 pagine

Gyneco AOGOI 2014-04 - Agosto 2014

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Gyneco AOGOI 2014-04 - Agosto 2014 | TRUE PDF | Mensile | Professionisti | Medicina | Ostetricia | Ginecologia
Gyneco AOGOI è il mezzo più efficace per rivolgersi ai ginecologi.
Gyneco AOGOI è inviato a oltre 7.000 ginecologi ospedalieri, consultoriali territoriali e universitari.
Gyneco AOGOI è diffuso per abbonamento ed è leader di settore per numero di copie diffuse.
Gyneco AOGOI raggiunge la totalità dei ginecologi che operano nelle strutture pubbliche e la grande maggioranza dei professionisti del mondo extraospedaliero: consultori territoriali, liberi professionisti e universitari, a cui oggi si sono aggiunte le ostetriche, con l’affiliata AIO - Associazione Italiana di Ostetricia
Gyneco AOGOI un punto di riferimento aggiornato e competente sulla professione; periodicità mensile e una tiratura di 7.000 copie.
Gyneco AOGOI un contesto autorevole e pertanto assicura credibilità alla comunicazione pubblicitaria che veicola.
Gyneco AOGOI un partner consolidato del settore medico-sanitario.

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 4,17 MB | 32 pagine

Gyneco AOGOI 2014-06 - Novembre 2014

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Gyneco AOGOI 2014-06 - Novembre 2014 | TRUE PDF | Mensile | Professionisti | Medicina | Ostetricia | Ginecologia
Gyneco AOGOI è il mezzo più efficace per rivolgersi ai ginecologi.
Gyneco AOGOI è inviato a oltre 7.000 ginecologi ospedalieri, consultoriali territoriali e universitari.
Gyneco AOGOI è diffuso per abbonamento ed è leader di settore per numero di copie diffuse.
Gyneco AOGOI raggiunge la totalità dei ginecologi che operano nelle strutture pubbliche e la grande maggioranza dei professionisti del mondo extraospedaliero: consultori territoriali, liberi professionisti e universitari, a cui oggi si sono aggiunte le ostetriche, con l’affiliata AIO - Associazione Italiana di Ostetricia
Gyneco AOGOI un punto di riferimento aggiornato e competente sulla professione; periodicità mensile e una tiratura di 7.000 copie.
Gyneco AOGOI un contesto autorevole e pertanto assicura credibilità alla comunicazione pubblicitaria che veicola.
Gyneco AOGOI un partner consolidato del settore medico-sanitario.

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 2,37 MB | 32 pagine

Zzap! 36 - Luglio & Agosto 1989

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Zzap! 36 - Luglio & Agosto 1989 | TRUE PDF | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 26 MB | 80 pagine

Zzap! 37 - Settembre 1989

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Zzap! 37 - Settembre 1989 | PDF HQ | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | PDF HQ | 22,8 MB | 80 pagine

Zzap! 39 - Novembre 1989

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Zzap! 39 - Novembre 1989 | PDF HQ | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | PDF HQ | 23,3 MB | 80 pagine

Zzap! 40 - Dicembre 1989

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Zzap! 40 - Dicembre 1989 | PDF HQ | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | PDF HQ | 20,4 MB | 80 pagine

Zzap! 41 - Gennaio 1990

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Zzap! 41 - Gennaio 1990 | PDF HQ | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | PDF HQ | 20,8 MB | 80 pagine
 

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