martedì 9 agosto 2016

MondoSonoro 224 - Enero 2015

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MondoSonoro 224 - Enero 2015 | TRUE PDF | Mensile | Musica | Tempo Libero
MondoSonoro es una revista que nació en Barcelona (octubre de 1994) con la intención de dar a conocer todos esos grupos de música y colectivos hasta entonces obviados por los grandes medios de comunicación. Actualmente distribuimos 125.000 ejemplares en 12 comunidades. Nuestros principales puntos de distribución son: Universidades, Bares, Salas de Concierto, Tiendas, Discotecas, etc..

ISSN N.A. | Español | TRUE PDF | 21,4 MB | 48 pagine

Gyneco AOGOI 2014-02/03 - Aprile & Giugno 2014

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Gyneco AOGOI 2014-02/03 - Aprile & Giugno 2014 | TRUE PDF | Mensile | Professionisti | Medicina | Ostetricia | Ginecologia
Gyneco AOGOI è il mezzo più efficace per rivolgersi ai ginecologi.
Gyneco AOGOI è inviato a oltre 7.000 ginecologi ospedalieri, consultoriali territoriali e universitari.
Gyneco AOGOI è diffuso per abbonamento ed è leader di settore per numero di copie diffuse.
Gyneco AOGOI raggiunge la totalità dei ginecologi che operano nelle strutture pubbliche e la grande maggioranza dei professionisti del mondo extraospedaliero: consultori territoriali, liberi professionisti e universitari, a cui oggi si sono aggiunte le ostetriche, con l’affiliata AIO - Associazione Italiana di Ostetricia
Gyneco AOGOI un punto di riferimento aggiornato e competente sulla professione; periodicità mensile e una tiratura di 7.000 copie.
Gyneco AOGOI un contesto autorevole e pertanto assicura credibilità alla comunicazione pubblicitaria che veicola.
Gyneco AOGOI un partner consolidato del settore medico-sanitario.

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 4,56 MB | 32 pagine

Gyneco AOGOI 2014-04 - Agosto 2014

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Gyneco AOGOI 2014-04 - Agosto 2014 | TRUE PDF | Mensile | Professionisti | Medicina | Ostetricia | Ginecologia
Gyneco AOGOI è il mezzo più efficace per rivolgersi ai ginecologi.
Gyneco AOGOI è inviato a oltre 7.000 ginecologi ospedalieri, consultoriali territoriali e universitari.
Gyneco AOGOI è diffuso per abbonamento ed è leader di settore per numero di copie diffuse.
Gyneco AOGOI raggiunge la totalità dei ginecologi che operano nelle strutture pubbliche e la grande maggioranza dei professionisti del mondo extraospedaliero: consultori territoriali, liberi professionisti e universitari, a cui oggi si sono aggiunte le ostetriche, con l’affiliata AIO - Associazione Italiana di Ostetricia
Gyneco AOGOI un punto di riferimento aggiornato e competente sulla professione; periodicità mensile e una tiratura di 7.000 copie.
Gyneco AOGOI un contesto autorevole e pertanto assicura credibilità alla comunicazione pubblicitaria che veicola.
Gyneco AOGOI un partner consolidato del settore medico-sanitario.

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 4,17 MB | 32 pagine

Gyneco AOGOI 2014-06 - Novembre 2014

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Gyneco AOGOI 2014-06 - Novembre 2014 | TRUE PDF | Mensile | Professionisti | Medicina | Ostetricia | Ginecologia
Gyneco AOGOI è il mezzo più efficace per rivolgersi ai ginecologi.
Gyneco AOGOI è inviato a oltre 7.000 ginecologi ospedalieri, consultoriali territoriali e universitari.
Gyneco AOGOI è diffuso per abbonamento ed è leader di settore per numero di copie diffuse.
Gyneco AOGOI raggiunge la totalità dei ginecologi che operano nelle strutture pubbliche e la grande maggioranza dei professionisti del mondo extraospedaliero: consultori territoriali, liberi professionisti e universitari, a cui oggi si sono aggiunte le ostetriche, con l’affiliata AIO - Associazione Italiana di Ostetricia
Gyneco AOGOI un punto di riferimento aggiornato e competente sulla professione; periodicità mensile e una tiratura di 7.000 copie.
Gyneco AOGOI un contesto autorevole e pertanto assicura credibilità alla comunicazione pubblicitaria che veicola.
Gyneco AOGOI un partner consolidato del settore medico-sanitario.

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 2,37 MB | 32 pagine

Zzap! 36 - Luglio & Agosto 1989

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Zzap! 36 - Luglio & Agosto 1989 | TRUE PDF | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 26 MB | 80 pagine

Zzap! 37 - Settembre 1989

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Zzap! 37 - Settembre 1989 | PDF HQ | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | PDF HQ | 22,8 MB | 80 pagine

Zzap! 39 - Novembre 1989

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Zzap! 39 - Novembre 1989 | PDF HQ | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | PDF HQ | 23,3 MB | 80 pagine

Zzap! 40 - Dicembre 1989

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Zzap! 40 - Dicembre 1989 | PDF HQ | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | PDF HQ | 20,4 MB | 80 pagine

Zzap! 41 - Gennaio 1990

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Zzap! 41 - Gennaio 1990 | PDF HQ | Mensile | Videogiochi
Zzap! era una rivista italiana dedicata ai videogiochi nell'epoca degli home computer ad 8-bit.
La rivista originale nasce in Inghilterra col titolo Zzap!64, edita dalla Newsfield Publications Ltd (e in seguito dalla Europress Impact) in Regno Unito. Il primo numero è datato Maggio 1985; era, in questa sua incarnazione britannica, dedicata esclusivamente ai videogiochi per Commodore 64, e solo in un secondo tempo anche a quelli per Amiga; una rivista sorella, chiamata Crash, si occupava invece dei titoli per ZX Spectrum.
L'edizione italiana (intitolata semplicemente Zzap!), autorizzata dall'editore originale, era realizzata inizialmente dallo Studio Vit, fino a quando l'editore decise di curare la rivista con il supporto della sola redazione interna, passando poi, dopo qualche tempo, attraverso un cambio di editore oltre che redazionale, dalle insegne della Edizioni Hobby a quelle della Xenia Edizioni; lo Studio Vit, che ha curato la rivista dal numero 1 (Maggio 1986) al numero 22 (Aprile 1988), poco tempo dopo aver lasciato Zzap! fece uscire nelle edicole italiane una rivista concorrente chiamata K (primo numero nel Dicembre 1988), dedicata sia ai computer ad 8 bit che a 16 bit.
La quasi omonima edizione italiana della rivista anglosassone dedicava ampio spazio spazio anche ad altre piattaforme oltre a quelle della Commodore, come lo ZX Spectrum, i sistemi MSX, gli 8-bit di Atari ed il Commodore 16 / Plus 4 (nonché, in un secondo tempo, anche agli Amstrad CPC), prendendo in esame, quindi, l'intero panorama videoludico dei computer a 8-bit. Anche le console da gioco hanno trovato, successivamente, ampio spazio nelle recensioni di Zzap!, fino a quando la Xenia Edizioni decise di inaugurare una rivista a loro interamente dedicata, Consolemania.
L'edizione nostrana è stata curata, tra gli altri, da Bonaventura Di Bello, e in seguito da Stefano Gallarini, Giancarlo Calzetta e Paolo Besser.
Con il numero 73 termina la pubblicazione della rivista, in seguito ad un declino inesorabile delle vendite dei computer a 8-bit in favore di quelli a 16 e 32.
Gli ultimi numeri di Zzap! (dal 74 al 84) furono pubblicati come inserti di un'altra rivista della Xenia, The Games Machine (dedicata ai sistemi di fascia superiore). In seguito, la rubrica demenziale di Zzap! intitolata L'angolo di Bovabyte (curata da Paolo Besser e Davide Corrado) passò a The Games Machine, dove è tuttora pubblicata.
Tra i redattori storici di Zzap!, che abbiamo visto anche in altre riviste del settore, ricordiamo tra gli altri Antonello Jannone, Fabio Rossi, Giorgio Baratto, Carlo Santagostino, Max e Luca Reynaud, Emanuele Shin Scichilone, Marco Auletta, William e Giorgio Baldaccini, Matteo Bittanti (noto con lo pseudonimo il filosofo, usava firmare gli articoli con l'acronimo MBF), Stefano Giorgi, Giancarlo Calzetta, Giovanni Papandrea, Massimiliano Di Bello, Paolo Cardillo, Simone Crosignani.
Dal 1996 al 1999 Zzap! diventò una rivista online, un sito di videogiochi per PC con una copertina diversa ogni mese e la rubrica della posta, e che recensiva i videogiochi con lo stesso stile della versione cartacea (stesso stile delle recensioni, stesse voci per il giudizio finale, caricature dei redattori).

ISSN N.A. | Italiano | PDF HQ | 20,8 MB | 80 pagine

ArpaRivista 2008-01 - Gennaio & Febbraio 2008

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ArpaRivista 2008-01 - Gennaio & Febbraio 2008 | TRUE PDF | Bimestrale | Salute | Ambiente | Energia
ArpaRivista vuole essere un punto di riferimento importante nell´informazione ambientale, richiamando già dalla testata alcuni temi chiave quali l´attenzione all´ecologia, al rigore scientifico e agli aspetti correlati riguardanti la responsabilità sociale ed etica, anch'essi insiti nelle politiche di sostenibilità perseguite dalla Regione e da Arpa Emilia-Romagna.
La proposta editoriale è dunque mirata alla diffusione di conoscenze in un orizzonte allargato che spazia dal controllo e monitoraggio ambientale, all'approfondimento sulle grandi tematiche della sostenibilità globali e locali.
L'obiettivo è di fornire strumenti di lettura autorevoli, anche attraverso il confronto tra diverse posizioni, in un campo delicato come quello della comunicazione dei temi di carattere ambientale.

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 1,71 MB | 58 pagine

ArpaRivista 2008-03 - Maggio & Giugno 2008

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ArpaRivista 2008-03 - Maggio & Giugno 2008 | TRUE PDF | Bimestrale | Salute | Ambiente | Energia
ArpaRivista vuole essere un punto di riferimento importante nell´informazione ambientale, richiamando già dalla testata alcuni temi chiave quali l´attenzione all´ecologia, al rigore scientifico e agli aspetti correlati riguardanti la responsabilità sociale ed etica, anch'essi insiti nelle politiche di sostenibilità perseguite dalla Regione e da Arpa Emilia-Romagna.
La proposta editoriale è dunque mirata alla diffusione di conoscenze in un orizzonte allargato che spazia dal controllo e monitoraggio ambientale, all'approfondimento sulle grandi tematiche della sostenibilità globali e locali.
L'obiettivo è di fornire strumenti di lettura autorevoli, anche attraverso il confronto tra diverse posizioni, in un campo delicato come quello della comunicazione dei temi di carattere ambientale.

ISSN N.A. | Italiano | TRUE PDF | 1,55 MB | 62 pagine

PF Rivista Italiana delle Perforazioni & Fondazioni 2014-04 - Settembre & Ottobre 2014

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PF Rivista Italiana delle Perforazioni & Fondazioni 2014-04 - Settembre & Ottobre 2014 | CBR 96 dpi | Trimestrale | Professionisti | Edilizia | Tecnologia | Commercio
PF Rivista Italiana delle Perforazioni & Fondazioni è una pubblicazione trimestrale, distribuita in oltre 7.000 copie per uscita, che informa puntualmente tutti gli utilizzatori italiani di macchine ed attrezzature per le perforazioni, le fondazioni speciali e i consolidamenti operanti in Italia. Edita dalla S.C.I. S.r.l., và a colmare una lacuna informativa più volte evidenziata dagli operatori italiani del settore e si prefigge di diventare il primario veicolo d’informazione per un comparto che in Italia è molto rappresentativo, anche in ordine di fatturato.
PF Rivista Italiana delle Perforazioni & Fondazioni, quindi, non è un’altra rivista ma una libera tribuna che dà voce agli operatori italiani del settore informandoli nel contempo sugli sviluppi tecnologici e commerciali a livello mondiale.

ISSN N.A. | Italiano
PDF HQ | 102 pagine | 22 MB
CBR 96 dpi | 102 pagine | 24,1 MB

PF Rivista Italiana delle Perforazioni & Fondazioni 2014-05 - Novembre & Dicembre 2014

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PF Rivista Italiana delle Perforazioni & Fondazioni 2014-05 - Novembre & Dicembre 2014 | CBR 96 dpi | Trimestrale | Professionisti | Edilizia | Tecnologia | Commercio
PF Rivista Italiana delle Perforazioni & Fondazioni è una pubblicazione trimestrale, distribuita in oltre 7.000 copie per uscita, che informa puntualmente tutti gli utilizzatori italiani di macchine ed attrezzature per le perforazioni, le fondazioni speciali e i consolidamenti operanti in Italia. Edita dalla S.C.I. S.r.l., và a colmare una lacuna informativa più volte evidenziata dagli operatori italiani del settore e si prefigge di diventare il primario veicolo d’informazione per un comparto che in Italia è molto rappresentativo, anche in ordine di fatturato.
PF Rivista Italiana delle Perforazioni & Fondazioni, quindi, non è un’altra rivista ma una libera tribuna che dà voce agli operatori italiani del settore informandoli nel contempo sugli sviluppi tecnologici e commerciali a livello mondiale.

ISSN N.A. | Italiano
PDF HQ | 68 pagine | 15 MB
CBR 96 dpi | 68 pagine | 16,4 MB
 

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